R2 ristrutturo rinnovo casa | n.34

30 | R 2 Ristrutturo Rinnovo casa Casa e salute Conoscere i nemici del legno Gli insetti che attaccano il legno possono provocare seri danni, anche pericolosi per la stabilità della struttura; per capirne l’entità è utile conoscere le diverse tipologie e le loro abitudini Niccolò Patelli Dottore in Scienze Agrarie - Medicina delle Piante | Entomologo patelliniccolo88 @ gmail.com Niccolò Patelli Piccolo e pericoloso Il tarlo attacca il legno stagionato di latifoglie e spesso ne viene recepita la presenza solo quando l’infestazione è ormai estesa T ra gli insetti che attaccano il legno c’è da fare una distinzione: alcune specie sono spe- cializzate nel nutrirsi di legno vivo, attaccando piante vive e danneggiando una grande varietà di alberi di interesse paesaggistico, forestale o agrario, come il rodilegno che attacca melo e pero o il bostrico della vite. Altre specie si nutrono di legno morto, sia massello e stagionato che legno giovane, di mobili o parti strutturali delle abi- tazioni. Un nemico subdolo che si nota quando l’infestazione è già estesa Il caso più conosciuto è quello dei tarli dei mobili, insettini che divorano avida- mente il legno antico. Si tratta di piccoli coleotteri le cui larve si nutrono di legno e scavano gallerie che si incrociano e danneggiano la stabilità e l’integrità dei mobili, oltre ad abbassarne il valore. Sebbene ci siano diverse specie che occupano la stessa nicchia ecologica, con il termine “tarlo” ci si riferisce comunemente al coleottero Anobiide Anobium punctatum . È un insetto piccolo, dal corpo allungato lungo circa 3-5mm, con le elitre rosso scuro ed il torace nero che copre la testa come fosse una sorta di cappuccio, ma che raramente si vede: in molti casi ci si accorge di questi insetti quando l’in- festazione è oramai avanzata. Questi coleotteri, che attaccano legno stagionato di latifoglie (quercia, castagno, ecc.) vivono nel legno fino al completo sviluppo e a meno di non avere una infestazione intensa, tanto da udire le larve sgranocchiare il legno all’interno dei mobili, non ci si accorge di loro fino a che non escono, lasciano i tipici forellini che sono di uscita e non di entrata (come spesso si sente dire). Le femmine depon- gono le uova in vecchi fori di uscita o in crepe del legno, poi la larve scavano le famigerate gallerie. Il legno maturo non è certo un alimento ricco di elementi nutritivi, proteine e vitamine, anzi la digestione è estremamente complessa e per questo motivo le larve possono impiegare diversi anni per il completo sviluppo. Una volta adulte, bucano la parte finale della galleria ed escono per dare vita ad una nuova generazione. Sistemi per la prevenzione e la lotta ai tarli La lotta alle infestazioni di questo coleottero è abbastanza com- plessa; il metodo più efficace è la prevenzione. Una verniciatu-

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